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Centodieci giorni, ed altri duecentoventicinque_ diario

Stampa digitale su carta, adesivi colorati, 100 x 420 cm, 2006.

 

“Tutto il lavoro di Rebecca Agnes ha a che fare con la narrazione di storie,  dove realtà e fantasia, vissuto e immaginario personale dialogano, grazie anche al coinvolgimento dello spettatore chiamato ad interagire e a creare l’opera insieme all’artista. In questo casocostruisce un grande diario, sviluppato a formare un calendario immaginario dove ad ogni giorno associa un disegno diverso, un organismo vegetale provenienti da realtà immaginate e organizzati con un’attenzione quasi scientifica, a ricordare un enciclopedia botanica. In corrispondenza di alcune caselle lasciate in bianco aggiungerà poi in un secondo momento i disegni chiesti alle persone più care, da appuntare in corrispondenza dei rispettivi compleanni. 'La somma dei segni prodotti da più individui, porta alla costruzione corale di un racconto, impreciso, ineffabile, ma più veritiero di una voce sola'.
Rebecca disegna a mano e poi, attraverso il computer e il mouse, ripercorre quel segno, trasformandolo in una traccia digitale, quasi a riattualizzare quell’antica pratica del ricamo che caratterizza parte del suo lavoro.”
 
Chiara Agnello

Diary

Digital print on paper, colored stickers, 100 x 420 cm, 2006.

 

I replaced all the days of 2006 with a drawing of a vegetable organism. I recreated the calendar of the year.
I let empty the days of my friends birthdays. Then I asked to all of them to draw one drawing of a vegetable/fruit/pod.

A calendar is a convention, just like the division of time. I transformed a conventional code into one of personal 'symbols', where there is no immediate reading (if not in the division), but a progressive removal.

 

 

 

 

 

 

diario

 

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